Metrica: interrogazione
27 decasillabi in I bagni d'Abano Venezia, Fenzo, 1753 
   Fuori, fuori dal bagno, signori,
che la zuppa dal cuoco ci fa.
E chi è lasso dai tepidi umori
   Crudo amore, ti prendi un bel gioco
far tra l’acque provare il tuo foco.
Più mi bagno, più crescer mi sento
quella fiamma che m’arde qua drento.
E dell’acque la forza non vale,
che il mio male avvanzando si va.
   Questi bagni mi danno appetito.
Della zuppa mi piace l’invito.
E diletto l’affetto mi dà.
   L’aria calda c’invita al respiro
e dell’ombre nel dolce ritiro
anche il core pascendo s’andrà. (Tutti partono fuorché Pirotto e Marubbio)
   E ha lasciato al mio povero core
un timore che mai se n’andò. (Parte)
   Voi sarete mia cara sposina.

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