Metrica: interrogazione
279 settenari (recitativo) in Vittorina London, Cadell, 1777 
giovinetta e fanciulla...
ch’io servo in questa casa,
Eh! Che vi par, fanciulla!
E il cavalier, mio figlio?
signore, una parola. (Al notaio)
qualche cosa ho da dirvi,
Corro pe’ boschi intorno;
La faccio o non la faccio?
L’invito è a mezzogiorno
È qualche dì ch’io scorgo
L’amo, è ver, ma non voglio
                     Signora!
                    Scusate;
Donde vien? Chi l’invia? (A Vittorina)
                           Lo voglio.
Eccol. (Dà il foglio alla marchesa)
              La madre vostra
se forse in questo giorno,
                        Chi viene?
Sì, è il cavaliere. Arriva
Per troppo amor! Chi meglio
No, cuor mio, non conviene
Trar mi vuo’ quell’oggetto
Disposto or non mi sento...
                     Ella stessa.
A questo segno è ardito...
                           Ebbene,
se non vuol, non si faccia.
ch’è presso alla marchesa
Vi par che un tal soggetto
                           Il disegno
                   Mia signora!
ite e quand’ella arriva,
Marchesa, a quel ch’io vedo
(Ecco l’arcano. Ah indegna!
                         Non merta
che parliate in tal guisa.
                                       V’incresce
                              È giusto
Grazie al ciel, grazie al fato,
Ahimè! Signore... alzatevi,
Ah! Che a te più non pensi?
Ch’io t’abbandoni in preda
(Questo è il luogo indicato.
Or veggiam se arrivata (S’accosta all’osteria)
Oh cieli! Non vorrei...) (Copre Vittorina col suo cappello)
                      Sapreste
che i cacciatori han preso?
da un vecchio di buon gusto,
                       Il padre vostro?
                 Vari secoli
                    Ah signora,
senza ch’io sappia nulla,
se l’onor mi accordate...
gli parlo... a voi ritorno...
Dovrei... Mi par... Ma alfine
                      Che vedo!
Va’ via, servo impostore,
mostrava nell’aspetto...)
soffrir non so l’orgoglio.
                       Che vedo!
padre, è giunto a tal segno
                       Figliuol mio,
Pietà... Cieli! Consiglio...
che or sta di sdegno accesa,
s’egli è ver che mi amate,
                              Venuto
l’alma da sdegno oppressa...
ch’ei vi ami o ch’ei non vi ami,
Qual è il vostro consiglio?
(Qual virtù! Qual coraggio!

Notice: Undefined index: returnPath in /home/apostolo/domains/carlogoldoni.it/public_html/library/opera/controllers/Metrica/queryAction.php on line 8